IL POMETO

Il segreto di Torgiano è nel suolo. I vigneti dell’area del Pometo danno vita a vini che sono specchio della trama della valle. Questo terreno è in grado di alleggerire il sorso, di portare frutto – come il nome suggerisce – croccantezza e immediatezza per vini divertenti e freschi legati in modo indissolubile al luogo di provenienza.

Etichetta: il “gatto” è ripreso da uno degli ex libris del MUVIT Museo del Vino a Torgiano, disegnato per il Museo da Andrzej Kot.

 

GRECHETTO

Stile: bianco territoriale di pronta beva.

Vitigni: Grechetto 100% raccolto a metà settembre.

Abbinamento al banco:  pecorino di norcia fritto

Abbinamento tradizionale: zuppa di verza con pecorino del Subasio.

Abbinamento fusion: sashimi di ventresca di tonno e ricciola giapponese.

Focus: è uno dei vitigni autoctoni umbri più antichi. Il Grechetto, nelle nostre campagne veniva tradizionalmente utilizzato in uvaggio con il Trebbiano. In purezza caratterizza un vino divertente, equilibrato e territoriale.

Curiosità: il Grechetto appartiene alla grande famiglia dei Greco le cui varietà sono provenienti originariamente dalla Grecia. In Umbria esistono diversi “cloni” di questo vitigno come quello di Orvieto e quello di Todi, dai grappoli più piccoli e spargoli.

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TRESPO

Stile: bianco territoriale di pronta beva.

Vitigni: la varietà è così territoriale che non la possiamo scrivere al di fuori del suo terroir umbro di origine, il nome del vino però la dice tutta. Trespo nasce da uno dei vitigni umbri a bacca bianca più iconici e tradizionalmente vendemmiato a fine settembre.

Abbinamento al banco:  frittatina alla trifola.

Abbinamento tradizionale: strangozzi zucchine, guanciale di Norcia e zafferano.

Abbinamento fusion:  Bacalao Pil Pil

Focus: è un vino divertente da enoteca moderna, fresco e facile da bere grazie a un’ acidità vibrante. Vino da sbicchierare sugli scalini di un centro storico italiano.

Curiosità: con la norma dal 2020 il vitigno di questo vino può essere indicato solo nella sua versione DOC e non più in quella Umbria IGT, abbiamo deciso di dargli un nome di fantasia che lo rievochi seppur vagamente: Trespo.

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PINOT GRIGIO

Stile: bianco di pronta beva.

Vitigni: Pinot Grigio raccolto a fine agosto.

Abbinamento al banco: frittura di latterini di lago

Abbinamento tradizionale: risotto con le tinche del Trasimeno

Abbinamento fusion: Murgh Makhani pollo al curry

Focus: il terroir umbro riesce a plasmare il Pinot Grigio traducendolo in un vino pieno e deciso, fresco e sapido che al naso esalta il lato più delicato di questo famoso vitigno.

Curiosità: Giorgio Lungarotti introdusse il Pinot Grigio in Umbria all’ inizio degli anni ’70.

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SANGIOVESE

Stile: rosso territoriale di pronta beva.

Vitigni: Sangiovese raccolto tra settembre e ottobre.

Abbinamento al banco:  prosciutto di Norcia.

Abbinamento tradizionale: panino con la porchetta di Bevagna.

Abbinamento fusion: Siu Yuk – Pancia di maiale alla cantonese

Focus: il Sangiovese è tornasole del valore di un terroir, il Sangiovese di Torgiano tende ad avere grande freschezza, strati materici di frutto e tannini delicati.

Curiosità: il Sangiovese è il vitigno italiano più diffuso ma è solo in pochi territori d’elezione dell’Italia Centrale che raggiunge la sua massima espressione.

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