L’andamento climatico della vendemmia

VENDEMMIA 2024

La vendemmia 2024 è iniziata il 12 Agosto con la raccolta delle basi spumante bianco e rosato in anticipo di 10/12 giorni rispetto alla 2023

Dopo Ferragosto è iniziata la raccolta dello Chardonnay (l’um bianco) e a seguire lo Chardonnay riserva Aurente per il quale le irrigazioni di soccorso dei mesi precedenti hanno mitigato gli effetti negativi di una stagione calda e torrida già dalla seconda metà di giugno; le maturazioni zuccherine e acidità sono state di eccellente equilibrio,

Già nell’ultima settimana di agosto è iniziata la raccolta dei Merlot e contemporaneamente Vermentini e Grechetti sono stati rapidamente vendemmiati per garantire freschezza e serbevolezza ai vini.

Dalla metà di settembre gli abbassamenti termici e le piogge hanno riportato la situazione climatica nella norma per la stagione, rallentando le maturazioni dei Sangiovesi e Cabernet favorendo una graduale e puntuale raccolta delle uve rosse senza rischi di surmaturazione per l’eccessivo caldo.

A Torgiano la vendemmia è terminata il 02 Ottobre, mentre si prevede alla raccolta del Sagrantino a Montefalco entro la metà di ottobre.

Nel complesso ci attendiamo vini bianchi di buona qualità con punte di eccellenza sulle varietà più tardive (vd Trebbiano Spoletino); mentre i vini rossi al momento ancora in macerazioni si gioveranno di tenori alcolici più contenuti, serbevoli e di media struttura, lievemente controcorrente rispetto alle precedenti annate caratterizzate da concentrazioni più importanti (2021-2023).

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Andamento delle annate precedenti

La 2023 è stata un’annata difficilissima, forse la più difficile che abbiamo affrontato negli ultimi 20 anni, passando dalle piogge torrenziali di maggio e giugno ai caldi torridi e quasi sahariani di luglio ed agosto, ma ora che è terminata ed il vino è in cantina, possiamo dirci decisamente soddisfatti per il risultato ottenuto.

Le piogge e il clima fresco che ci hanno accompagnato per tutta la primavera fino all’estate hanno consentito lo sviluppo di un buon livello di acidità delle uve; al contempo il sole e temperature calde di luglio e agosto hanno contribuito ad una perfetta maturazione, sia fenolica che zuccherina.

Due fondamentalmente sono stati i fattori chiave che ci hanno permesso di arrivare alla raccolta con le uve in un ottimo stato sanitario, rispettando quanto previsto dal protocollo della certificazione di sostenibilità VIVA: da un lato la costante tempestività nell’entrare in vigna per i trattamenti, non appena possibile dopo le forti piogge di maggio e giugno, dall’altro la grande attenzione posta dalla nostra squadra di campagna nella gestione della chioma sin dall’inizio della stagione, cosa che ha consentito l’efficacia dei trattamenti nel proteggere dalla ormai conosciuta da tutti Peronospora e dall’Oidio, insidiose malattie fungine che tanti problemi hanno creato soprattutto nel Centro-Sud Italia, dove ha distrutto gran parte del raccolto.

Il ritardo del germogliamento e, soprattutto, della fioritura (avvenuta tra il 10 giugno -per le varietà precoci- e anche dopo il 20 -per le varietà tardive-) è stato solo in parte ripreso nei caldi mesi di luglio ed agosto, così che la vendemmia 2023 è iniziata in leggero ritardo rispetto al 2022 intorno al 23 agosto con le uve per il nostro Lungarotti Brut e, a continuare, le varietà precoci bianche (Chardonnay e Pinot Grigio) seguite da Grechetto e Vermentino.

A metà settembre abbiamo iniziato la raccolta del Merlot e successivamente dopo qualche giorno di pausa consentito da un favorevole andamento climatico, nella terza decade del mese abbiamo cominciato a raccogliere il Sangiovese per il Rubesco Riserva Vigna Monticchio e per il Rubesco. Questa pausa ci ha garantito una giusta concentrazione delle uve, senza tuttavia eccedere in una surmaturazione tipica di vendemmie calde e particolarmente anticipate. Intorno al 10 ottobre abbiamo terminato la vendemmia sia nella Tenuta di Torgiano (con il Cabernet Sauvignon per il San Giorgio) che in quella di Montefalco, con il Sagrantino.

Nel complesso l’annata tardiva ha consentito raccolte puntuali, sempre avvenute con temperature fresche e uve che sono giunte in cantina senza subire eccessivi innalzamenti termici.

Tra fine settembre ed inizio ottobre l’assenza di piogge e temperature al di sopra della norma hanno garantito maturazioni perfette assai difficili da ottenere in stagioni tardive, contribuendo alla buona qualità dell’annata. I vini bianchi sono serbevoli, con gradazione alcolica più contenuta rispetto alle ultime vendemmie, ma con tenori di acidità più sostenuti e ben equilibrati, con maturazioni aromatiche di buon livello che promettono buona tenuta nel tempo. I vini rossi avranno colori di tonalità violacea, bilanciati nel tannino e di buona freschezza senza eccedere in note alcoliche eccessivamente “calde”.

L’annata 2022 si è contraddistinta da un inverno avaro di pioggia (ad esclusione del mese di dicembre) e moderatamente freddo;

un colpo di coda invernale del mese di marzo ha abbassato le temperature (al di sotto della  media) ritardando il germogliamento delle viti.

E’ seguita una primavera moderatamente umida (aprile) per poi anticipare l’estate fin dal mese di maggio che ha registrato temperature medie molto alte per il periodo.

Il germogliamento è avvenuto con lieve ritardo e la fertilità delle gemme lasciava ben sperare per produzioni che fin dall’inizio sono apparse abbondanti per la numerosità di grappoli al germogliamento.

L’andamento estivo caldo e soprattutto assai siccitoso ha causato una progressiva riduzione delle produzioni con effetti di stress idrici sui vigneti di collina; le temperature alte e soprattutto la mancanza di piogge si e protratta fino alla fine di agosto con un inizio vendemmia anticipato rispetto alla norma soprattutto per le uve più precoci.

Fortunatamente il quadro è totalmente cambiato nel mese di settembre grazie alle piogge che hanno riequilibrato lo stato vegetativo delle piante riuscendo a riprendere un decorso di maturazione ottimale. Un buon equilibrio delle maturazioni, uve che nonostante le abbondanti precipitazioni non hanno sofferto attacchi di crittogame, ed epoche di maturazione che progressivamente si sono allineate agli altri anni.

Nel dettaglio la vendemmia è cominciata il 10 di Agosto con le basi spumanti; dopo una pausa di qualche giorno si è proseguito con le varietà precoci (chardonnay e pinot grigio).

Nella prima settimana di settembre sono stati raccolti i merlot e vermentini, ottenendo vini serbevoli, ben strutturati e di ottimo equilibrio.

Nel proseguo della vendemmia le maturazioni si sono riallineate alle precedenti annate. I sangiovesi sono stati raccolti dopo la metà di settembre: hanno tratto grande giovamento da un abbassamento termico notturno e da sporadiche piogge cadute nelle settimane precedenti, con risultati eccellenti in termini di maturazione fenolica e quadro aromatico.

Le ultime uve ad essere vendemmiate sono stati i sagrantini a Montefalco, vinificati nella prima settimana di ottobre.

L’annata più difficile di questo ultimo secolo è decisamente stata la 2021: alla terribile gelata dell’8 e del 9 aprile è seguita un’estate caldissima e siccitosa…solo un grande lavoro in vigna ci ha permesso di arrivare alla vendemmia con uve ben mature e non scottate.

La pioggia caduta tra il 18 e il 19 settembre è stata provvidenziale per il sangiovese, determinandone una ottima maturazione nei tempi propri che questa varietà ha sulle nostre colline.

Per il Rubesco Riserva Vigna Monticchio in fase di vendemmia, tra il 21 e il 22 settembre, è stata fatta un’accurata cernita in vigna, grappolo per grappolo, selezionandone solo i migliori affinché questo vino possa essere più che mai profonda ed autentica espressione della nostra Umbria.

Nell’ultima settimana di settembre è stato raccolto il sangiovese dei vigneti sulla collina di Brufa per il nostro Rubesco classico: maturazioni molto buone e soprattutto una grande tenuta in fase di macerazione grazie ad un eccellente corredo polifenolico.

A Montefalco, come sempre, il sagrantino ha chiuso la vendemmia 2021 nella prima settimana di ottobre con rese nella norma, uve dalle maturazioni bilanciate e dal tannino di ottima eleganza.

Quest’anno la vendemmia è iniziata il 19 agosto con un anticipo di 7-10 giorni rispetto al 2019 e, come sempre, abbiamo iniziato con le uve destinate al nostro Metodo Classico.

L’andamento stagionale è stato caratterizzato da una primavera molto secca e tiepida che ha portato ad un anticipo della “cacciata delle viti” (così in gergo chiamiamo il germogliamento) e delle loro prime fasi vegetative.

Grazie alle abbondanti piogge di maggio e della prima decade di giugno, per tutta l’estate non si sono registrate carenze idriche, nonostante le alte temperature che sono arrivate improvvise in luglio -dopo un fine giugno inusualmente fresco- e che non ci hanno mai lasciato fino oltre la metà di settembre.

Nonostante i livelli di maturazione delle uve bianche siano stati sensibilmente più alti rispetto al 2019, anche a causa delle rese inferiori alla norma, grazie al buon ritmo di raccolta abbiamo salvaguardato acidità e componente aromatica delle uve.

La raccolta delle uve rosse è iniziata con il Merlot già nella prima decade di settembre e subito si sono resi evidenti l’ottimo colore, la concentrazione ed i profumi fragranti e fruttati.

Per la vendemmia del Sangiovese abbiamo atteso la quarta settimana di settembre: per effetto di un andamento climatico piovoso iniziato verso il 18  del mese ed il ritorno di temperature più fresche, le epoche di maturazione si sono lievemente allungate rispetto a quelle presentate dalle uve bianche. Le uve sono arrivate in cantina con un’ottima maturazione -zia zuccherina che fenolica- ed un perfetto stato sanitario, anche grazie all’attento lavoro di gestione della chioma fatto in vigna.

Ad oggi i vini rossi hanno terminato le fermentazioni ma rimarranno in macerazione sulle bucce almeno fino alla terza settimana di ottobre per consentire una corretta estrazione dei polifenoli.

A Montefalco il Sagrantino e il Sangiovese hanno ben tollerato l’insistente pioggia della seconda metà di settembre, grazie a bucce molto resistenti e ad un attento e paziente lavoro in vigna: i grappoli sono stati  defogliati con cura per consentire una corretta areazione ed eliminare ogni ristagno di umidità.

La nostra vendemmia è terminata il 7 ottobre ed ora siamo pronti per la raccolta delle olive!

Il germogliamento e la ripresa dell’attività vegetativa nella primavera 2019 si sono manifestati nella norma tra fine marzo e inizio aprile ma si è poi registrato un maggio particolarmente freddo e piovoso che ha fortemente rallentato l’attività delle piante con un conseguente ritardo nella fioritura che è avvenuta negli ultimi giorni di maggio per le varietà precoci fin ad arrivare al 10 giugno per le rosse tardive. I tempi di invaiatura e maturazione hanno avuto un conseguente ritardo di circa un mese, sebbene in parte recuperato grazie al caldo di luglio così da avere un’epoca di vendemmia nella normalità.

Le abbondanti piogge di maggio, arrivate dopo un inverno secco, hanno determinato la creazione di una riserva idrica nel suolo, tale da evitare alcun stress idrico alle piante, nonostante l’estate calda ed asciutta.

La vendemmia è stata particolarmente lunga; è iniziata il 23 agosto per le basi spumante per poi proseguire con le bianche precoci e arrivare a fine agosto con lo Chardonnay per Aurente. Il mese di settembre è stato caratterizzato da forti escursioni termiche e da un caldo secco che ha favorito lente maturazioni delle uve bianche per il Torre di Giano (Grechetto, Vermentino e Trebbiano), giunte in cantina con maturazioni zuccherine sensibilmente più alte rispetto al 2018 e con perfette acidità.

La raccolta di Sangiovese per il Rubesco Riserva Vigna Monticchio è iniziata tra fine settembre e inizio ottobre con uve di ottima qualità e sanità impeccabile. I vigneti di alta collina hanno anticipato le maturazioni mentre alla fine della prima settimana di ottobre dai vigneti di media collina sono state raccolte le uve Sangiovese per il Rubesco classico, che hanno dato vini piacevoli, freschi nel frutto e di generosa acidità.

La vendemmia si è conclusa a metà ottobre con la raccolta del Sagrantino a Montefalco, confermando anche qui un’annata positiva e particolarmente felice.

La vendemmia 2018 è terminata il 9 ottobre con la raccolta del Sagrantino per il Montefalco Sagrantino Passito. A Torgiano abbiamo terminato la raccolta il giorno prima con il Cabernet Sauvignon destinato al San Giorgio.

Nel complesso è stato un raccolto generoso e di ottima qualità grazie all’assenza di piogge importanti durante tutto il periodo di vendemmia e ad una fantastica escursione termica notte-giorno, con temperature pressoché estive che si alternavano a sere e notti fresche e ventilate. Tutte queste sono state condizioni eccellenti per avere uve asciutte, di buona gradazione alcolica ed in perfetto stato sanitario.

I vini bianchi sono molto equilibrati con gradazioni alcoliche più contenute di quelle del 2017, le acidità sono al contrario più importanti di quelle dell’anno precedente, cosa che insieme ad un quadro aromatico ampio ed elegante, consentirà ai vini bianchi strutturati -e non- una lunga vita.

Già in fase di pigiatura (all’arrivo delle uve in cantina prima di andare in vasca per la fermentazione) le uve rosse rilasciavano colori integri e vivaci. Abbiamo prolungato le macerazioni post-fermentative fino a 40 giorni, grazie ad al perfetto equilibrio dei tannini, ben maturi e mai aggressivi.

Ne sono risultati dei Sangiovese che già alla svinatura promettono grande equilibrio, tannini “dolci” e vibranti acidità che promettono una grande longevità. I Cabernet Sauvignon presentanno maggiore concentrazione e con un quadro olfattivo mai “surmaturo” ma teso ad una bella frutta rossa fresca.

A Montefalco nella seconda metà di novembre abbiamo terminato le svinature del Sagrantino.

La vendemmia 2017 si è conclusa a fine settembre con la raccolta del sagrantino a Montefalco, confermando un’annata che si ricorderà per la precocità di maturazione e l’elevata concentrazione delle uve. Sporadiche piogge nella seconda metà di settembre sono riuscite a “mitigare” gli eccessi della calura estiva riequilibrando le maturazioni e ci hanno concesso delle raccolte un po’ più cadenzate delle prime; nel complesso le uve bianche grazie al prezioso aiuto irriguo apportato nelle stagione estiva hanno dato dei vini di buona aromaticità, tenori alcolici più elevati del 2016, ma equilibrati e strutturati.

Le uve rosse medio tardive (Sangiovese) e tardive (Cabernet Sauvignon e Sagrantino) hanno dato vini molto concentrati, alcolici e di grande potenza, ove la componente tannica è stata tenuta sotto controllo in cantina con rimontaggi più contenuti e attente macerazioni, al fine di equilibrare al meglio l’esuberante alcolicità dell’annata. Il 2017 si conferma invece tra le annate più carenti in quantità degli ultimi decenni.

La vendemmia 2016 si è conclusa il 15 ottobre; senz’altro una vendemmia che nell’ultimo periodo si è prolungata molto tanto da annoverarla tra le più lunghe e tardive degli ultimi anni. Le ultime uve ad essere raccolte sono state il sagrantino a Montefalco e alcune partite di Sangiovese a Torgiano dalle colline alte di Brufa volutamente lasciate in pianta per raggiungere maturazioni ottimali.

Con buona sorpresa queste uve hanno superato bene le piogge di inizio ottobre che sono state intercalate da venti di Tramontana e da un anomalo abbassamento termico che hanno contribuito a farle arrivare in cantina sane oltre che perfettamente mature.

Il bilancio della vendemmia 2016 è in generale positivo, con molte similitudini alla 2013; annata tardiva, fresca, senza alcun stress idrico e termico che verosimilmente daranno vini dalle belle acidità e freschi sostenuti da gradazioni alcoliche misurate.

L’annata è stata molto eterogenea nelle maturazioni: ciò ha richiesto una particolare attenzione in fase di vendemmia per la puntualità della raccolta e della successiva selezione in cantina.

I vini rossi ottenuti dalle raccolte di fine settembre/ inizio ottobre presentano dei bellissimi colori, grazie anche all’ottima tenuta delle macerazioni sulle bucce, che hanno portato a svinature assai prolungate.

La vendemmia 2015 ha nel complesso confermato le aspettative dei primi tempi di raccolta ed è senza ombra di dubbio un’annata molto promettente.

I vini bianchi sono caratterizzati da un magnifico equilibrio tra l’alcolicità e l’acidità, senza per nulla eccedere nelle note aromatiche tipiche delle annate calde di miele e fiori gialli, anzi esprimendo aromi freschi e caratteristici delle varietà più aromatiche, come il grechetto e il vermentino, raccolte prima del ritorno di caldo di metà settembre, durato pochi giorni. Di particolare spessore ed eleganza sono il Vigna il Pino e Aurente, raccolti nella prima metà di settembre. I sangiovese per il Rubesco raccolti nella seconda metà di settembre si presentano di bella struttura ed entro fine ottobre inizieranno la fermentazione malo-lattica per andare in legno il prima possibile.

Per i sangiovese provenienti da Vigna Monticchio destinati al Rubesco Riserva le premesse sono state magnifiche, con tannini rotondi e vellutati.

Per quanto infine riguarda Montefalco, qui abbiamo finito la vendemmia il 12 ottobre, “tirando” le maturazioni fino al massimo possibile per trarre il massimo giovamento dalle belle giornate di fine settembre e inizio ottobre.

Un’annata difficile e decisamente “fresca” che ha generato uve caratterizzate da una spiccata acidità che si è mantenuta a livelli al di sopra della media per tutta la vendemmia. Le epoche di maturazione si sono confermate in linea a quelle registrate nel 2013 (chiaramente tardive per la ns zona) seppur ad inizio vendemmia apparivano con lieve anticipo sul 2013. Le uve bianche hanno dato vini di facile beva, acidità fragranti e alcol contenuti perfettamente allineati alle attuali aspettative di mercato; da un punto di vista aromatico si è registrato un buon risultato dello Chardonnay e del Vermentino che prevale nettamente nei profumi sugli altri vitigni, avendo beneficiato di un fine agosto caldo e asciutto.

Per quanto riguarda le uve rosse sia i Merlot che buona parte dei Sangiovese per i vini giovani sono giunti in cantina nella seconda e terza decade di settembre con risultati assai eterogenei a seconda della zona di provenienza; determinanti sono stati  la giacitura e la buona esposizione di collina  che hanno agevolato le maturazioni nel mese di settembre; da segnalare che nonostante la stagione particolarmente umida le uve  alla raccolta sono arrivate in ottimo stato sanitario e la puntuale e rapida raccolta ha sicuramente influito positivamente sull’esito finale.

Le uve raccolte più tardivamente (Sangiovese per il Rubesco e per il Rubesco Riserva Vigna Monticchio, Cabernet Sauvignon e Sagrantino) hanno dati dei vini rossi di ottima qualità complice un clima caldo e asciutto che si è mantenuto per tutto il mese di ottobre; un finale di vendemmia degno delle migliori annate, ove le lunghe macerazioni in vinificazione e le fragranti acidità sono state determinanti per vini di buona longevità.

Il 19 ottobre abbiamo ufficialmente concluso la vendemmia 2013, tanto nella tenuta di Torgiano che in quella di Montefalco. Un’annata – il 2013 – decisamente difficile, ma che si è per noi chiusa con soddisfazione tanto in quantità che qualità grazie alle assidue cure in vigna che ci hanno permesso di prevenire e fronteggiare l’andamento climatico non sempre ideale durante l’estate. Non c’è mai stato, soprattutto per le uve bianche, stress idrico. La maturazione è stata nel complesso abbastanza tardiva e questo ci ha consentito di vendemmiare in un clima senza eccessi di calore. La sanità delle uve alla raccolta è stata perfetta.

La Vendemmia a Torgiano  è iniziata il 26 agosto, più tardi rispetto alle due recenti, caldissime, annate. Le prime varietà raccolte sono state quelle per la spumantizzazione, e a seguire è avvenuta la raccolta del Pinot Grigio.  A metà settembre si è proceduto con le varietà a bacca rossa -Merlot, Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Colorino e Canaiolo- per terminare a ottobre con il Sagrantino nella nostra tenuta a Turrita di Montefalco.

Per ciò che concerne gli aspetti qualitativi, si tratta di una vendemmia di notevole livello qualitativo: le frequenti piogge e il clima fresco che ci hanno accompagnato fino a fine giugno hanno consentito lo sviluppo di un buon livello di acidità; al contempo il sole e temperature calde registrate nel mese di luglio e nella prima parte di agosto, unite all’ottima escursione termica di fine agosto e inizi settembre, hanno dato una maturazione fenolica e zuccherina in perfetto connubio.